Com’è l’andamento del mercato immobiliare italiano in merito ai prezzi?

Com’è l’andamento del mercato immobiliare italiano in merito ai prezzi?

Immobiliare Bonuccelli

Analizzando il mercato per aree geografiche si evidenzia un decremento dei prezzi nelle località del Nord (-0,9%), seguono quelle del Sud Italia (-1,3%) e del Centro Italia (-2,2%). Le maggiori disponibilità di spesa si rilevano nella fascia più bassa, fino a 119 mila euro (26%). Segue la fascia tra i 120 e 169 mila euro con il 23,7% e con il 22,1% la fascia tra il 170 e 249 mila euro. A Milano aumenta la percentuale di chi è pronto a spendere più di 250 mila euro.

Il prezzo più alto richiesto per gli immobili in vendita nel mese di Novembre 2020 é stato di € 2.691 al metro quadro in Trentino Alto Adige. Al contrario in Calabria la richiesta è stata di soli € 932 per metro quadro, il valore più basso di tutta Italia. Per quanto riguarda gli affitti, il prezzo più alto richiesto è stato in Lombardia con con € 14,40 al mese per metro quadro. I prezzi più bassi vengono nuovamente riscontrati in Calabria con una richiesta di € 5,20 al mese per metro quadro.

Facendo un raffronto con gli anni passati, a Novembre 2020 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti € 1.912 al metro quadro, che rappresentano un aumento del 1,22% rispetto a Novembre 2019 in cui la richiesta era di € 1.889 al metro quadro. In Italia il prezzo medio ha raggiunto il suo massimo ad Agosto 2012 con € 2.521 al metro quadro. A Dicembre 2019 invece il prezzo più basso richiesto per un immobile in vendita é stato di € 1.879 al metro quadro.

Com’è l’andamento del mercato immobiliare italiano in merito alle compravendite?

Nel corso del 2020 la compravendita di abitazioni ha subito un calo di circa il 18%, passando da 603 mila a 494 mila. Secondo il 2° Rapporto sul Mercato Immobiliare realizzato da Nomisma, il trend negativo avrà ripercussioni anche sul 2021, almeno per i primi mesi dell’anno.

Dai dati raccolti emerge che le famiglie italiane non sono ancora consapevoli delle ripercussioni che la crisi avrà sulle loro capacità di spesa e quindi sull’acquisto di un’abitazione, come già emerso alla presentazione del 13° Rapporto sulla Finanza Immobiliare.

La vera sfida ci aspetta nel 2021, anche se le previsioni indicano un lieve miglioramento. Si prevede infatti un recupero già nella prima parte del prossimo anno. Gli scenari proposti da Nomisma vanno dal più avverso al più favorevole: le transazioni potrebbero oscillare tra le 471 mila (-22%) e 518 mila compravendite (-14,1%).

Almeno per la prima metà del 2021 la tendenza dovrebbe rimanere negativa, ma decisamente più contenuta rispetto a quella dell’anno scorso e probabilmente controbilanciata dalla seconda parte dell’anno.

Questo bilanciamento potrebbe determinare una sostanziale stabilità nello scenario di base con 499 mila compravendite, +1% rispetto al 2020. Se dovesse verificarsi lo scenario peggiore, la seconda parte del 2021 non sarà in grado di recuperare quanto è stato perso nella prima metà dell’anno. I

l risultato complessivo sarebbe di 460 mila transazioni concluse. Lo scenario più soft prevede invece una risalita delle transazioni già nella prima parte del 2021, portando così a una quota di 537 mila per la fine dell’anno.